LA STANCHEZZA PUÒ DIPENDERE DA MOLTI FATTORI, LA KINESIOLOGIA PUO AIUTARE A CAPIRE LE CAUSE
La stanchezza è un sintomo comune a molte malattie, può essere fisica o mentale. La prima si manifesta con una riduzione della forza muscolare rendendo spesso difficile i lavori che si debbono fare. La stanchezza mentale facilita la sonnolenza ci rende incapaci di concentrarci.
In assenza di patologie organiche, spesso la kinesiologia ci aiuta a capire l’origine di questo sintomo.
Per fare un esempio è capitato di vedere pazienti che lamentavano grossa astenia e la causa del loro problema era spesso legata alla presenza all’interno della loro bocca di materiali metallici diversi messi a contatto che producevano tra di loro un bimetallismo con passaggio di corrente elettrica. In pratica in questi casi si misurano delle vere correnti elettriche legate allo stesso principio su cui si basa la pila nella quale passa corrente tra due metalli immersi in una soluzione salina.
In altri casi la stanchezza dipendeva da ricostruzioni protesiche della bocca con eccessiva o scarsa dimensione verticale della stessa (è una distanza arbitraria tra la base del naso e il centro del mento).
Noi abbiamo un range di dimensione verticale della bocca e se usciamo da questo range scateniamo per via riflessa sintomatologie neurovegetative che spesso manifestano anche astenia.
Altri esempi di stanchezza fisica sono legati a disfunzioni dell’apparato digerente per intolleranze alimentari o a farmaci diagnosticabili con dei test specifici.
Ed infine un ultimo ma non meno importante caso quello della stanchezza mentale legato a cause psichiche per sentimenti quali collera, paura, tristezza, orgoglio eccetera.
La visita kinesiologica anche in questo caso può scoprire l’origine psichica del problema e stabilire il rimedio più opportuno da somministrare al paziente per il riequilibrio.