Quando ci rechiamo dal medico esprimiamo i nostri problemi e lui a sua volta ci rivolge domande generali sul nostro stile di vita, sulle malattie precedenti, sulle nostre varie abitudini. Poi osserva la parte del corpo di cui lamentiamo il cattivo funzionamento infine formula la sua diagnosi stilando una lunga lista di farmaci e terapie. Noi tutti siamo convinti che tale pratica, appena descritta sia soddisfacente in quanto, in molti casi, i nostri dolori scompaiono entro un periodo più o meno breve. Salvo però a ripresentarsi dopo qualche tempo, spesso più acuti di prima. Molte cure, molti farmaci che ci vengono attualmente prescritti si dimostrano insufficienti perché spesso curano i sintomi. Possiamo sentirci meglio, per un periodo limitato, ma non riusciamo quasi mai a guarire.
A questo tipo di approccio, in grado di fornire risposte parziali e solo a volte realmente adeguate alle nostre esigenze, si contrappone un tipo di concezione della medicina assai più ampia che si riassume nel concetto di medicina olistica.
Una medicina che valuta l’individuo nella sua globalità.
L’approccio olistico si basa su un rapporto umano, interpersonale, tra medico e paziente, per cui quest’ultimo viene preso in considerazione non in quanto una sua parte è malata, ma valutando la persona nella sua totalità.
Presupposto fondamentale della medicina olistica è che se una parte del nostro corpo si ammala, le cause della sua sofferenza non sono mai circoscrivibili; quel dolore è sempre il sintomo di un malessere diffuso che investe il nostro essere integralmente.
Spesso, infatti, il problema non è affatto dove sembra essere, in quanto un male può manifestarsi lontano dalla sua sede effettiva.
Nella medicina olistica si crede che l’essere umano sia formato da parti differenti (cellule, tessuti, organi, eccetera) tutte intimamente reciprocamente correlate da un punto di vista funzionale e senza dubbio da un punto di vista energetico.
Quest’energia che compare al momento del concepimento e abbandona l’individuo dopo la morte viene definita energia vitale.
L’equilibrio dell’energia vitale del sistema corrisponde allo stato di salute, il disequilibrio allo stato di malattia.
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